ἀστεροειδής, simile a una stella

ἀστεροειδής, simile a una stella

Si chiamano così i manufatti di Terzo discorso, da portare in ogni casa e da indossare. Sono fatti di parole, tessute in comunità. 

ἀστεροειδής è l’impronta digitale.

Il prototipo è nato in Asteroide B167, dall’incrocio fra gli incontri online dell’Ora del tè dell’Accademia Mediterranea dell’Attore e le attività creative della Sartoria Sociale di 167 Revolution. 

La scrittura istantanea dei discorsi domenicali nell’Ora del Tè, che durante il tempo del lockdown ha riunito online case ospitanti del quartiere, lettori, artisti e creativi, viene stampata su tessuto, lavorato e proposto come prodotto culturale di quartiere.

ἀστεροειδής, la caduta di una stella è un istante. Un’esperienza combinatoria di dialoghi online fra persone molto diverse, a partire da un unico tema.

ἀστεροειδής, il flusso e la fusione. È l’intreccio di persone, riunite a distanza e prossime nelle domeniche di primo lockdown. Libri, disegni, parole, canzoni e poesie sono finite, in un solo sviluppo creativo. 

ἀστεροειδής, un solo “terzo discorso”. Un solo testo omogeneo altro, scritto di getto senza ripensamenti, un accadimento corale di voci legate. Un tessuto umano.

ἀστεροειδής, l’impronta digitale.  Solo alla fine della scrittura scopri la storia, dall’inizio alla fine. Ma alla fine sai, che il futuro è ora. Ora la cultura è futuro urbano: significa prendersi cura delle parole degli altri.

ἀστεροειδής, stella fatta a mano, sartoria di quartiere.

È caduta una stella e l’ho vista. Il desiderio era già accaduto. E il cielo è ancora pieno di stelle.

ph. Claudia De Blasi

Asteroide B167 sviluppa il terzo discorso.

Il terzo discorso viene stampato su tessuto, lavorato e proposto come prodotto culturale di quartiere. Curiosa scrittura, in tempo reale. Un passo avanti e due indietro, come una danza. Un valzer. Fra realtà e immaginari. Prima un racconto di una persona, poi un altro. Poi ti accorgi che quell’altro si può leggere prima del primo. E così vai avanti a scrivere ascoltando. Tanto che alla fine procedendo e leggendo per solchi concentrici, per settori circolari, alla fine si legge e quello suona. Come se fosse un vinile, dall’esterno all’interno. Come se fosse in CD, dall’interno all’esterno. E tu alla fine riconosci la scrittura corale del terzo discorso, unica, finale. Tanto che puoi attraversare tutte le voci e ricominciare daccapo. In quell’istante l’asteroide cade. Come una stella danzante. E ti lascia la sua impronta digitale. Il tempo ti offre sempre questa possibilità. Sentire le cose prima che esse possano (ac)cadere.

Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale dentro di me. Kant, estratto dalla Critica della ragion pratica, Conclusione  Akademie Ausgabe V, 161.

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Fidati del tuo cuore,

anche se il mare prende fuoco.

E vivi per amore,

anche se le stelle camminano all’indietro.

(E. E. Cummings)

Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinità, perché la lettura è un’immortalità all’indietro. Umberto Eco