Il salto digitale

Il salto digitale

L’utilizzo massivo delle tecnologie, intensificato dalla pandemia e dal lockdown, ha comportato un aumento vertiginoso della complessità delle relazioni e un salto nella difficile comprensione di un mondo cambiato.

La scuola ha vissuto un passaggio; dalla diade ”Docente-Classe” alla triade “Docente-Classe-Tecnologie”. Il terzo partner è poco conosciuto e ci parla di nuovi processi critici di formazione e cooperazione abilitante fra le persone, per il raggiungimento di un Nuovo Umanesimo, prossimale e digitale.

Improvvisamente, le competenze del XXI secolo teorizzate, necessarie agli studenti per affrontare le sfide complesse, il pensiero critico, la creatività, la collaborazione, la comunicazione, sono diventate concretamente urgenti, per docenti e famiglie.

L’Istituto Banzi-Bazoli aveva da tempo adottato suite di applicazioni che consentono la co-costruzione collaborativa online in tempo reale, di documenti. La gestione dei flussi di lavoro ed i relativi protocolli di comunicazione avevano già spinto l’Istituzione verso la costruzione di un nuovo livello di realtà metropolitana, con una fittissima rete di scambi, con vettori e persone in costante comunicazione con la superficie ed il cielo.

Abbiamo vissuto la velocizzazione di tutti i processi. Da una parte con la convergenza verso obiettivi condivisi e la divergenza verso inattesi artefatti creativi, specialmente negli approcci singolari della popolazione studentesca.

Così il punto di forza più importante, lo abbiamo vissuto con piattaforma digitale di comunicazione, che ha collegato tutti gli utenti della scuola e ha dato a tutti la possibilità di riconoscersi reciprocamente, attraverso un canale si curo e no fake.

Aree di lavoro comuni, spazi in cloud differenziati e infiniti, notifiche sui vari device, utenti certificati, protocolli replicabili e sicurezza, fanno ora parte del nostro vissuto. E l’esperienza ha portato nuove consapevolezze e nuovi obiettivi da realizzare: abbiamo tutti indossato delle lenti che permettono di vedere meglio e più lontano.

Sono nati e cresciuti i punti di questa nuova consapevolezza:

  • la sovrabbondanza di informazioni e la costruzione personale della conoscenza;
  • lo spazio fisico e il l’educazione a nuovi setting di lavoro e studio conviventi: lo spazio fisico d’aula, lo spazio fisico domiciliare, lo spazio digitale personale e quello digitale collettivo;
  • il cambiamento del modello di interazione sociale, con una migrazione dagli spazi fisici a quelli ibridi;
  • lo sviluppo partecipativo, di laboratorio sperimentale, nella didattica a distanza, più cooperante e meno trasmissivo, contro lo scivolamento verso l’assenza;
  • la forza della peer education;
  • i nuovi modelli organizzativi, pluriclassi, sottoclassi, gruppi dinamici, in forma di comunità di pratica.

Le tecnologie hanno ora una parte estremamente rilevante in tutti i processi, tanto da avere l’aspetto di un attore dai molti volti, che richiede un’apposita regia umana. In coerenza con il Quadro di riferimento europeo “DigComp 2.1”, ci sono le azioni di inclusione digitale in favore degli studenti più vulnerabili, per sostenere la disponibilità individuale di dispositivi e connettività, per realizzare percorsi di sviluppo delle competenze digitali con l’affiancamento in peer-education. Soprattutto ci sono elementi che non possono essere tenuti lontano:

  1. La rilevanza del sapere
  2. L’accelerazione e globalizzazione
  3. La capacità di indagine
  4. L’imparare nella relazione
  5. La complessità
  6. La creatività

Asteroide B167 ha rappresentato una grande opportunità per l’Istituzione e per i processi già posti in essere.

In questa avventura il nostro Liceo ha richiamato e utilizzato tutto il suo vissuto, umano, professionale, interculturale, per agire lo sviluppo delle competenze digitali, considerate il vero Tallone d’Achille nella dimensione della partecipazione sociale, culturale ed economica. Un vero e proprio gap da colmare nel più breve tempo possibile e nel miglior modo possibile. Il Liceo ha di fatto sperimentato sul campo le raccomandazioni del Manuale sull’educazione alla cittadinanza digitale del Consiglio d’Europa, uscito nel gennaio 2019, che ha posto come precondizione di cittadinanza la dimensione dell’accesso alle tecnologie digitali, diventate parte della vita quotidiana dei cittadini e che nella scuola possono costituire strumento di uguaglianza e di opportunità.

I Partner, gli Attori, tutti i fruitori del progetto Asteroide B167, con gli studenti, hanno vissuto questo mondo, con le esperienze già sviluppate in presenza, attraversando il tempo del lockdown e giungendo sin qui, in presenza.